giovedì 30 giugno 2011

ROLWALING: Na Gaon

Na Gaon – 4200 m

Na Gaon. Giornata fatta di lunghe attese. Galge Sherpa è partito con alcuni del gruppo per una salita di acclimatazione e per ridiscendere poi per il pranzo. Il noto motto inglese “Climb high, sleep low”, per favorire tale processo ed evitare seri problemi derivanti da una troppo veloce salita, suggerisce di trascorrere la notte due o trecento metri più in basso rispetto alla massima quota raggiunta nella giornata. Nima Sherpa, seconda guida, è sceso a Beding dove esiste un posto telefonico. Contatterà Tshiring, responsabile dell'agenzia Sherpa Alpine Trekking Service a Kathmandu e prezioso coordinatore dei servizi locali, con l'intento di chiedere un elicottero di salvataggio per il mio recupero.
Trascorro il tempo dedicandomi alla conoscenza dell'ambiente che mi circonda. L'intera costruzione in pietra nella quale mi trovo è rivestita al suo interno di robusto legno. Assomiglia a certi rifugi alpini sulle nostre montagne. Esco all'aperto. La prima cosa che noto è il grande numero di formelle di sterco di yak stese ad essiccare al sole: prezioso combustibile da queste parti.
La vista verso est, dove la valle sale e si restringe, è chiusa da due giganti. Il Kang Nachugo, 6735 m ed il Tsoboje, 6689 m, quest'ultimo facilmente riconoscibile per la sua impossibile parete ghiacciata a “canne d'organo” o “veli di sposa”. A tre, quattro giornate da qui si trova il Trashi Labtsa, l'alto valico che con i suoi 5755 metri mette in comunicazione la regione del Rolwaling con l'alta valle del Kumbu e quindi l'Everest. Il programma della spedizione prevede tre campi alti per superare i circa milleseicento metri che separano Na Gaon dal passo. A seguire, la salita al Parchamo, una vetta di 6272 metri lungo la cresta nord nord-ovest, una via di ghiaccio non tecnicamente difficile, con pendenze che non superano i 50 e 60 gradi. Poi l'interminabile discesa fino a Thame e a Namche Bazaar. Infine Lukla e il brivido finale a bordo di un Twin Otter nel volo fino a Kathmandu.

Day 8 – Na Gaon 4200 m – rest day. Galge Sherpa with some of the party go for a walk up the valley in order to acclimatize and then come back. “Climb high, sleep slow”, you know. I myself spend the whole day in bed. No food. Just tea. No pain, fortunately. Nima Sherpa, our second guide, walks down to Beding to get in touch with Kathmandu and ask for helicopter evacuation. I have no alternative but to go back home.. The rest will continue, according to schedule:
  • day 9: Na Gaon to Tsho Rolpa 4600 m
  • day 10: Tsho Rolpa to Trakarding Glacier 4800 m
  • day 11: Trakarding Glacier to Drolambau Glacier 5050 m
  • day 12: Drolambau Glacier to Trashi Labsta 5755 m
  • day 13: Parchamo ascent 6272 m to Thyongbo 4200 m
  • day 14: Thyongbo to Namche Bazaar 3400 m
  • day 15: Namche Bazaar to Lukla 2800 m
  • day 16: Flight to Kathmandu and return to civilization
Na Gaon. La sala soggiorno del nostro lodge, il Rolwaling Mountain Resort.
Na Gaon. The dining room of our lodge, the Rolwaling Mountain Resort.

Na Gaon. Il lodge con lo sterco di yak messo ad essiccare.
Na Gaon. Our lodge and yak dung drying in the sun, a common fuel in Sherpa houses.

Na Gaon 4200 m, è solo un insediamento stagionale estivo di pastori.
Na Gaon 4200 m, is just a seasonal summer settlement for shepherds.


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