mercoledì 2 febbraio 2011

La valle di Kathmandu: Bhaktapur



Conosciuta anche con il nome di Bhadgaon o “Città dei Fedeli”, è rinomata per la sua arte e cultura, per le sue feste e danze in nome della più viva ed antica tradizione e soprattutto per il suo stile di vita Newari, una etnia antichissima che dimora nella valle di Kathmandu da tempi immemorabili. I Newari, abili orafi, sono altrettanto esperti nella costruzione di edifici in pietra e legno lavorati. Sembra che la tipica costruzione a pagoda, così comune nella valle, sia opera loro. Indiani d'origine, sono di religione indù.
Città storica, si trova a dodici chilometri ad est di Kathmandu. Fu fondata nel 12° sec. dal re Anand Dev della dinastia Malla. Induisti e Buddhisti coesistono in armonia. Con i suoi 78.000 abitanti, è un centro culturalmente e storicamente vivace. Piazze, strade e vicoli sono pavimentati con mattoni e offrono un ampio e variegato campionario di templi e palazzi, monasteri e monumenti. Durbar Square, la piazza principale, ospita il Palazzo delle 55 Finestre edificato dal re Malla Bhupatindra, sede della famiglia reale fino al 1769. Ora è la sede della National Art Gallery. Bhaktapur fu edificata sulla rotta commerciale principale fra il Tibet a nord e l'India a sud e ad ogni autunno mercanti dal Tibet arrivavano con le loro greggi e tornavano in patria con granaglie varie, zucchero e sacri testi della religione buddhista. Il Palazzo delle 55 Finestre è, fra l'altro, famoso perché Bernardo Bertolucci vi girò la scena finale di “Il Piccolo Budda” nel 1993. I numerosi templi di Bhaktapur, come del resto tutti gli altri della valle di Kathmandu dedicati alle divinità indù, sono vietati alle persone di fede diversa e si possono quindi ammirare solo dall'esterno.
L'amministrazione comunale, con ammirevole sforzo, sta facendo un grosso lavoro di recupero di tutte le strutture pubbliche combattendo altresì l'inquinamento. I veicoli di fatto non possono accedere alla città. Si vedono solo rari motocicli e piccoli curiosi trattori a tre ruote per il trasporto di merci. Bandito il traffico pesante. L'aria è decisamente assai più respirabile che a Kathmandu e si può passeggiare tranquillamente godendo dei colori degli innumerevoli piccoli negozi che affollano le sue vie e piazze ed ammirando le innumerevoli opere d'arte che meritatamente l' UNESCO annovera fra i patrimoni da preservare.
Il biglietto d'ingresso alla città costa 750 rupie, 10 dollari; mentre per coloro che provengono dai paesi aderenti alla SAARC, una associazione sud-asiatica comprendente Bangladesh, Bhutan, India, Maldive, Nepal, Pakistan e Sri Lanka, il prezzo è di gran lunga inferiore: solo 50 rupie, poco più di 50 centesimi di euro. 
(da "Ho visto le montagne toccare il cielo")
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L'ingresso alla National Gallery in Durbar Square

Il tempio Nyatapola in Piazza Taumadhi

Venditori ambulanti di frutta

1 commento:

  1. Sono stato anch'io di recente facendo del trek nella valle del Makalu. Paesaggi meravigliosi e una sensazione di pace e tranquillita' mai provata prima. Sicuramente tornero'.

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