Il biglietto d'ingresso / Admission
ticket
LA GROTTA DEI PIPISTRELLI
Fra
le numerose grotte di origine calcarea della valle di Pokhara, merita
una visita la “Grotta dei
pipistrelli”
(Chameri Gupha
in nepalese), situata nei pressi della Grotta di Mahendra, periferia
nord della città. L'area è immersa nel verde della foresta. Un
vialetto lastricato porta alla biglietteria e all'ingresso tra piante
ed arbusti lussureggianti. Costo del biglietto 100 rupie (€ 0,75).
Ci avvicina un giovane che si offre di farci da guida. Accettiamo...
Ci costerà 500 rupie a testa... È munito di grosse lampade
portatili. Una stretta scala in cemento scende sottoterra ma, fatti
pochi passi, entriamo in una enorme sala. Il buio è totale.
Lentamente l'occhio si abitua. La caverna dalla curiosa forma ad U,
ci viene detto, ha una lunghezza di 150 metri ed un'altezza di circa
8 metri. Il fondo è alquanto irregolare. Dobbiamo fare attenzione ai
massi sparsi qua e là e superare una profonda spaccatura nel
terreno, aiutandoci con le mani. L'acqua che scende dalla volta sotto
forma di gocce rende il fondo estremamente scivoloso. La guida ci
invita ad indirizzare il fascio di luce delle lampade verso il
soffitto. Lassù, ad alcuni metri sopra le nostre teste, innumerevoli
pipistrelli sono appesi a testa all'ingiù. A migliaia. Appartengono
in particolare al genere Rhinolophus,
meglio noti come “ferro
di cavallo”,
per la particolare forma del naso. Non sembrano minimamente
disturbati dalla nostra presenza. Trascorrono il giorno dormendo e si
attivano alla sera con il buio, quando escono in massa alla ricerca
di cibo.
L'uscita
è leggermente impegnativa... Diciamo che precedenti esperienze di
arrampicata possono tornare utili. In breve, si tratta di infilarsi
in uno stretto budello quasi verticale. Pochi metri in cui dobbiamo
prima superare in spaccata uno squarcio nella roccia, facendo
attenzione a dove mettere le mani ed i piedi. Gli appigli e gli
appoggi sono scarsi, consunti e scivolosi. Poi, dulcis
in fundo,
strisciamo sul ventre fino a raggiungere la stretta fessura finale
che porta all'esterno. Se soffri di claustrofobia puoi avere qualche
problema... Con la testa fuori alla luce del sole ed il corpo ancora
dentro nel buio della grotta siamo accolti da battimani e gridolini
di incitamento da una piccola folla lì riunita per l'occasione... e
per completare il quadro io mi lascio sfuggire un sonoro:
“ATTENZIONE... ARRIVA BATMAN!..”
POKHARA:
BAT CAVE
Among
the several popular limestone caves in the valley of Pokhara, the Bat
Cave
(Chameri Gupha
in the Nepali language) is well worth visiting. It is located in the
proximity of Mahendra Cave, in a forested area, in the northern
suburbs of the city. A stone paved path leads you to the ticket
office and the front entrance of the cave amid luxuriant vegetation.
Admission ticket: 100 rupees (about one dollar). A young man joins us
and offers his assistance as a guide. We accept... We will pay 500
rupees for his help..! He provides us with a fluorescent light and
with that device in our hand, we walk down the cement steps into a
black hole beneath. Total darkness. After a few insecure steps we
enter a huge cavern. Slowly but steadily my eyes get used to the
dark. We are being told that the U-shaped
chamber is 150 meters long and about 8 meters high. We proceed on
rough terrain. Big boulders are scattered here and there and a crack in the ground must be overcome with the help of both hands. Everything you touch is wet and
slippery owing to the steady drip, drip of water from the roof. The
guide invites us to direct the beams of the lamps to the ceiling.
High above, a few meters over our heads, countless tiny creatures
roost upside down. Thousands of bats. They belong to the Rhinolophus
genus mainly, better known as “horseshoe-bats”.
They owe their name to the horseshoe-shaped protuberance on their
nose. They do not seem to be disturbed by the lighting. They are
nocturnal in the sense that they become active after sunset, when
they fly away en masse from the roosting site in order to get food.
The
exit is slightly demanding... I would say that previous experience of
rock climbing could make a difference. In short, we slip into a
quasi-vertical narrow passageway. Just a few meters where first we
climb up a chimney, cautiously placing our hands and feet on the
slippery holds. Then, to
top it all, we crawl on our stomachs twisting our bodies to the exit
of the cave. A slit in the rocks through which glimmers a ray of
sunlight. Well... if you suffer from claustrophobia... you may have
problems. With my head and shoulders emerging from the ground and the
rest of the body still trapped underneath I am greeted with shouts
and a round of applause from a small party of young locals...
Grim-faced, I cannot but let out a loud remark... “BEWARE:.. BATMAN
IS HERE..!”
Un vialetto tra il verde conduce alla biglietteria ed all'ingresso principale della grotta.
The
stone paved path in the greenery leading to the ticket office and the
front entrance of the cave.
Una grande colonia di pipistrelli appesi con la testa all'ingiù sopra di noi.
A
large colony of bats hanging upside down high above.
Appartengono soprattutto al genere Rhinolophus.
The
tiny creatures belong to the Rhinolophus
genus mainly.
Diventano attivi dopo il tramonto quando sciamano fuori dalla grotta alla ricerca degli insetti di cui si cibano.
The
nocturnal insect-eaters become active after sunset when they fly away
from their roosting site to get food.
Non sembrano disturbati dalle luci.
They
do not seem to be disturbed by the lighting.
Allineati come tanti soldatini...
Lining
up like toy soldiers...
Un piccolo di pipistrello annidato.
Young
bat nestling in its roosting place.
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