martedì 18 gennaio 2011

Nepal ... la via segreta 2

20 ottobre sabato – quindicesimo giorno: West Col-Campo Baruntse. Gli spiriti benevoli che soggiornano sulle cime delle montagne ci regalano una nuova giornata di pieno sole. Prima ancora, alle quattro del mattino, i cucinieri sono già al lavoro con i loro fornelli a kerosene. L'operazione scioglimento della neve per procurare l'acqua per tutti, il primo the della giornata ma non solo, è alquanto faticosa e richiede molto tempo. Il rumore delle piccole pompe azionate a mano per la bisogna mi rende più precario il già difficile sonno. Rimango in ascolto. Appena la temperatura sale di qualche grado, lo spesso strato di brina all'interno comincia a gocciolare. È il segnale. Siamo pronti per vivere un nuovo giorno. Kipa dà disposizioni utili a scendere il West Col: passerà prima la “cucina”, seguita dai portatori e noi per ultimi. Il tutto ha una sua razionalità sperimentata da decenni di spedizioni himalayane. Infatti cuoco e “kitchen boys” devono poter arrivare per primi al nuovo campo per predisporre subito il pasto per tutti con abbondante the bollente. 
 
Due ore se ne vanno nell'attesa. Sono un po' teso. La minuscola forcella rocciosa a pochi metri da me vede sparire dall'altro lato giù nel ghiacciaio dell'Hongku uomini e cose, in un susseguirsi di ordini ora in nepalese ora in inglese che gli Sherpa si lasciano sfuggire. Hanno attrezzato la via di discesa con corde assicurate a lunghi fittoni conficcati nella neve dura e compatta del pendio. Presenta una discreta pendenza sui 45 gradi.
Tocca a me. Con fatica mi isso sulla forcelletta e la prima cosa che faccio è misurare con lo sguardo i circa centocinquanta metri che mi separano dal ghiacciaio lì sotto. Mi aggancio alla corda e inizio la discesa. Lo sguardo cade alternativamente sulle mani impegnate a far scorrere correttamente la corda e sui ramponi che devono trovare la posizione migliore per un buona presa. La parte iniziale è molto ripida. La base del lungo canale mi viene incontro e ho l'impressione che aumenti via via la propria dimensione mentre la piccola forcella lassù si rimpicciolisce sempre più. Gli ultimi metri sono su roccette. È andata. Mi guardo attorno. Un nuovo plateau glaciale mi immette in un nuovo mondo fatto di nuovi spazi e nuove cime. E finalmente il campo. Uno spazio libero da neve. Vicinissimo ad un lago. Il campo è noto come Campo Baruntse perché l'area viene usata come punto di appoggio e partenza per la salita al settemila omonimo che riempie di sé l'orizzonte. Al riparo di un enorme masso si provvede al “pranzo”. The caldo e qualcosa di solido da mettere sotto i denti. Da qualche giorno i pasti sono piuttosto leggeri. La quota fa il resto dato che di fame in giro ce n'è ben poca. La discesa di settecento metri è stata salutare per Maddalena che ora vediamo riprendersi dopo la crisi della notte precedente.

Ore diciotto. Prima di scivolare tra le braccia di Morfeo c'è un po' di tempo da dedicare alla compilazione del mio giornale di bordo e di scambiare parole ed impressioni con Renato alla luce della pila frontale. Ancora due giorni, di cui il secondo particolarmente impegnativo. Prevede il superamento dell'Amphu Lapcha, come dire il punto chiave per portare a compimento la traversata della Via Segreta. L'esito non è affatto scontato. Saranno decisive le ottime condizioni del tempo. La discesa sull'Amphu Glacier e il lungo trasferimento fino a Chukhung ci permetteranno di entrare nella valle del Khumbu, la via d'ingresso all'Everest ... e potremo fare i turisti ...
... Nevica ... 521 millibar ... altitudine 5500 metri ...
( da "Ho visto le montagne toccare il cielo" )  
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West Col: l'area del campo a quota 6135 metri

West Col: una lama di roccia sulla quale si può stare solo a cavalcioni, prima di sparire inghiottiti
dall'altro lato giù nel ghiacciaio dell'Hongku.



West Col: la via di discesa


West Col: la via di discesa
Una perfetta linea retta ci permette di superare i circa 150 metri che separano la selletta del West Col
dal ghiacciaio che si trova alla sua base.



Il ghiacciaio dell'Hongku



Campo Baruntse - 5500 m



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