mercoledì 2 febbraio 2011

La valle di Kathmandu: Bouddhanath

Lo Stupa di Bouddhanath, il più grande edificio religioso di Kathmandu
 Gli storici fanno risalire lo Stupa di Bouddhanath al V secolo ma penso sia più interessante riportare almeno due tra le molte leggende sulle sue origini arrivate a noi dalla notte dei tempi. Una, forse la più curiosa, narra di una giovane donna assai devota che voleva erigere un tempio in onore del Buddha. Spinta dalla sua profondissima fede, si recò dal re per chiedere un pezzo di terra grande come la pelle di un bufalo ove costruire il tempio. Una volta ottenuto il consenso, la donna tagliò la pelle in sottilissime strisce, le legò le une alle altre e le pose sul terreno a delimitare una superficie sufficientemente ampia per il suo scopo.
Un'altra fonte ci parla di un'epoca in cui una povera ragazza di nome Jyajima viveva in un misero villaggio. La giovane ebbe quattro figli maschi dai suoi quattro mariti. Con l'aiuto dei figli riuscì ad accumulare tante e tali ricchezze da consentirle la costruzione del tempio dedicato a Buddha ... dopo aver ottenuto il permesso del re, naturalmente! Prima di morire si fece promettere dai propri figli che avrebbero continuato e completato l'opera.
Lo stupa è davvero imponente con i suoi quaranta metri di altezza e l'impressione che esso offre al visitatore è di un'opera architettonica maestosa e bella, anche per gli occhi dei non fedeli. Nel suo livello inferiore ospita un numero impressionante di nicchie, più di centoquaranta, contenenti i consueti rulli di preghiera con inciso il noto mantra Om Mani Padme Hum, “Salve o Gioiello nel Fiore di Loto”, che i pellegrini in particolare Buddhisti Tibetani fanno girare in senso orario. Vi hanno luogo due ricorrenze particolarmente sentite. La prima è il Capodanno tibetano che cade tra la seconda metà di gennaio e la prima metà di febbraio in cui i giovani ricevono la benedizione dagli anziani. La seconda si effettua ogni dodici anni per commemorare i dodici anni che la tradizione indica trascorsi per l'edificazione del tempio. Grandi processioni, decorazioni con bandierine di preghiera e luci ad illuminare le notti sono un potente richiamo per fedeli e visitatori.
Dal 1979 lo Stupa di Bouddhanath fa parte del patrimonio universale delle opere d'arte da preservare.
(da  "Ho visto le montagne toccare il cielo")
Leggi le prime pagine

La parte sommitale del grande Stupa

Lo Stupa: tripudio di bandiere

Due immani ruote di preghiera che i fedeli fanno girare


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