giovedì 30 giugno 2011

ROLWALING: Kathmandu - Dolakha








Ottobre 2009. Obiettivo il ROLWALING: una regione esplorata per la prima volta da una spedizione occidentale con Eric Shipton nel 1951, durante la sua ricognizione all'Everest. Il termine Rolwaling in lingua locale significa "il solco scavato dall'aratro", e se ne capisce subito la ragione poiché in realtà esso identifica una profonda gola pressoché disabitata. La valle è anche ritenuta un "beyul" o "valle nascosta", proprio per la sua posizione; essa comunica, tramite uno dei passi himalayani più alti e pericolosi, con la regione del Khumbu e da qui con la via all'Everest. Il programma prevede inoltre la salita al Parchamo, una montagna di 6272 metri.

October 2009 Rolwaling Expedition. Rolwaling is a secluded region north-east of Kathmandu bordering the Tibetan plateau in the Himalayas. It was explored for the first time by Eric Shipton, a distinguished British explorer and mountaineer, during a reconnaissance expedition in an attempt to Everest from Nepal in 1951. The young Edmund Hillary from New Zealand was with him. According to tradition, Rolwaling means “the furrow-left-by-the-plough”, which was pulled by a giant horse and guided by Padmasambhava, a wise spiritual teacher in his journey from India to bring Buddhism to Tibet. It is also a beyul, a hidden valley. Rolwaling si linked with the Khumbu region and the Everest area via the Trashi Labsta col (5755 m), “one of the hardest passes I have ever crossed, as Sir Edmund Hillary put it. As planned, from the pass we will reach the peak Parchamo, a glaciated summit, 6273 m high, before descending to Thame, Namche Bazaar and Lukla where a 17-seat Twin Otter will take us on a breathtaking flight to Kathmandu. You are required a peak permit to climb up the 50 – 60 degree snow slopes to reach the top of Parchamo.




I° giorno
Kathmandu – Dolakha 1660 m
Ore 5: trasferimento in autobus




 La partenza dall'Hotel Thamel è fissata per le ore tredici. Su alcune auto ci dirigiamo verso la stazione degli autobus. Il tragitto è abbastanza breve, nel solito traffico caotico di Kathmandu. Eccolo il nostro bus che ci porterà a Dolakha. Sul capace portabagagli sopra il tetto fervono i lavori di carico del materiale della spedizione: cinque tende da due posti, una grande tenda mensa, una tenda cucina, una tenda toilette, una batteria da cucina, le stoviglie e le posate di metallo, i fornelli, il kerosene, le taniche per l'acqua; le stuoie ed i materassini; alcuni sacchi di tela bianca con il riso e la farina di cereali per preparare il chapati. Frutta e verdura fresca, cibi vari in scatola. L'interno trabocca di zaini e sacche con l'attrezzatura alpinistica.

In uscita dalla città imbocchiamo la Friendship Highway. Costruita nel 1960 dopo il Trattato di Pace e di Amicizia con la Cina, permette di collegare il Nepal con la regione autonoma del Tibet e le rispettive capitali Kathmandu e Lhasa. A Lamosangu, ad una trentina di chilometri dal confine, la abbandoneremo per seguire una biforcazione a destra verso Dolakha, da dove parte la lunga pista per il Rolwaling.
La giornata si presenta gradevolmente calda. Splende il sole. La prima sosta “tecnica” arriva dopo un'ora di viaggio. Il bus guadagna uno sterrato ai lati della strada asfaltata e si ferma presso una unica colonnina di servizio per fare rifornimento. Qualcuno scende, anche per sgranchirsi le gambe o fumare una sigaretta.

Ora predominano il verde delicato dei terrazzamenti coltivati a riso sui fianchi delle colline ed il verde scuro dei fitti boschi. Dolalghat, quota 630 metri, si trova proprio alla confluenza tra due fiumi, Indrawati e Bhote Koshi, a 57 km di distanza e a due ore e mezza di viaggio da Kathmandu. Dalla loro confluenza ha origine il Sun Koshi, famoso per la pratica del rafting. Il ponte di ferro ci trasloca sull'altra riva da dove riprendiamo a salire con strette volute tra le montagne. Piove. Dopo Lamosangu la strada si restringe e si inerpica fino a toccare il suo punto più alto, Kharidhunga, sul crinale a 2700 metri. Alle sei è già buio profondo. Scende anche una fitta nebbia. Una breve sosta a Charikot e l'arrivo a Dolakha dopo cinque ore di viaggio. Sono le sette di sera.
Con lo zaino personale in spalla saliamo per un viottolo a malapena illuminato fino al Dolakha Lodge & Restaurant. Cena, pernottamento e prima colazione.

Day 1 - Early afternoon. Kathmandu to Dolakha 5 hours drive on a Tata bus. Kitchen and mountain equipment, climbing gear, food, fuel, tents, mats, duffel bags with our personal belongings, all of them have been placed and tightly roped on the roof. The whole team consists of Sirdar Galge Sherpa, Nima Sherpa, Tukti the cook, two kitchen boys, a number of porters and ten western mountain lovers from Italy. We take the Arniko Highway leading to Tibet and winding its way up through lush green valleys and hills. Rain at intervals. It is already dark when we arrive at the bus terminus in Dolakha. Evening meal and accommodation at Dolakha Lodge & Restaurant.


Kathmandu. Stazione degli autobus. In attesa delle operazioni di carico.
   Kathmandu. Waiting for loading operations at the bus station.

Rifornimento. Ne approfittiamo per una breve sosta.
 Refuelling at a filling station on the Arniko Highway.

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